Nei versi di una poesia di Byron la testimonianza di una dimensione dell’anima che si dischiude a contatto con la natura più bella. L’intuizione profonda di una meta raggiungibile da tutta l’umanità.
“Vi è un incanto nei boschi senza sentiero.
Vi è un estasi sulla spiaggia solitaria.
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra
in riva alle acque del mare profondo,
e vi è un armonia nel frangersi delle onde.
Non amo meno gli uomini, ma più la natura
e in questi miei colloqui con lei io mi libero
da tutto quello che sono e da quello che ero prima,
per confondermi con l’ universo
e sento ciò che non so esprimere
e che pure non so del tutto nascondere.”Lord Byron
(residenza storica Villa Maris, Camogli)
Tra quelle che Avraham Maslow, il padre della Psicologia umanistica, considera le potenzialità umane più alte, vi è il senso di profonda comunione con tutto il creato, che coinvolge esseri umani, belve, paesaggi e immensità stellate.
Nulla di nuovo rispetto a quanto mistiche di tutti i tempi e tutte le tradizioni hanno sempre affermato, ma molto di nuovo rispetto all’atteggiamento materialistico e riduzionistico di una primo approccio della psicologia occidentale, ancora molto giovane rispetto alle più sconosciute e antiche – e sagge – psicologie. Come quella buddista, solo per fare un esempio, che insegna a esplorare ed espandere i confini della coscienza, senza soffermarsi in modo ossessivo sui contenuti della stessa.
La novità dell’approccio della Psicologia umanistica consiste proprio nella fiducia che questa le potenzialità più alte siano accessibili a tutti, siano parte integrante della natura umana, del suo possibile cammino evolutivo individuale, e non uno sviluppo casuale di poche anime elette.
La dimensione svelata dal poeta Lord Byron nel fascinoso paesaggio ligure di Punta Chiappa, dove la sua poesia è scolpita nel marmo a ricordo della sua illuminazione, diventa così non più solo l’intuizione di un animo sensibile, destinato a rimanere fenomeno isolato che rischiara le più ottuse coscienze dei molti, ma diventa la percezione del pioniere di una dimensione potenzialmente accessibile a tutti, diventa la rivelazione di quanto la contemplazione della natura possa metterci in contatto con livelli di percezione più profondi, livelli di coscienza più alti, atti a risvegliarci a una visione più ampia, compartecipe e gioiosa della vita.
“Noi siamo la Terra” e ognuno di noi è qui per far germogliare il seme di cui è portatore e per portare alla vita i suoi fiori e i suoi frutti. Da questo ampio puntio di vista, l’Ecopsicologia propone strumenti, pratiche e protocolli che permettono di arricchire la vita personale e professionale con senso, bellezza ed efficacia.